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Giostra

AgemòTeatro
Regia: Gerardo Benedetti
Drammaturgia: Michele Ruol
Attori: Gerardo Benedetti Monica Buzoianu Francesca Santamaria Amato
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: Amore, Scelte, inetti, commedia, ripetitività asfissiante

Sinossi

Giostra
racconta un triangolo amoroso - un marito, una moglie, un'amante. È una storia piena di ripetizioni,di cliché, e su quelle ripetizioni, si snoda: ogni volta che la scena riparte, si aggiungono piccole differenze, che sommate portano lentamente il testo alla deriva. Ed ecco che una storia assolutamente prevedibile, gradualmente assume contorni paradossali, agghiaccianti, crudeli. O forse no, perché tutto cambia, tranne il male che riusciamo a farci.

nota del regista

Giostra di Michele Ruol, è il racconto metaforico di una lotta per la sopravvivenza dell'uomo all'interno di una società che impone dogmi imprescindibili ai quali aderire assolutamente per poter essere accettati.
Ciò che diventiamo come individui è molte volte la sintesi di un processo di omologazione attuato dalla società civile, che spesso mette in secondo piano i sogni, i bisogni e i desideri personali in virtù di un ostentato benessere e di un mediocre sviluppo. L'essere umano in tutto questo è costretto ad accettare un paradosso, un compromesso dove la parola "Esistenza" non racchiude in sè stessa il senso di fine e mezzo. Per "esistere" siamo costretti ad essere "riconosciuti" in un determinato ruolo sociale e categorizzati in un preciso status.
Il testo presenta una struttura a tre personaggi che sono: Marito-Moglie-Amante; un classico triangolo amoroso, inserito all'interno di una trama la cui disarmante semplicità è il pretesto per indagare rapporti umani basati su una ferocia endemica e le loro evoluzioni nel tempo. Esso fornisce un bestiario di clichè relazionali e psicologici che si snodano abbandonando la diacronia tipica di un testo drammatico, sostituendo ad essa l'asfissiante ripetitività delle scene che si sviluppano partendo sempre dall'inizio, sempre allo stesso modo aggiungendo di volta in volta piccole variazioni sul tema , che sintetizzano in pieno l'ossessiva ripetizione di un rituale abitudinario, quello delle relazioni. Questa Bidimensionalità relazionale dell'inizio si frantuma nel corso delle scene finché appare in tutta la sua violenza demistificatrice la Verità, nella forma di un nuovo amore. Il campione umano analizzato e presentato dal drammaturgo è quello di una "normale" famiglia borghese, al cui interno si consumano perversioni e violenze psicologiche che sono indice di storture emotive profonde e intricate che andranno a debilitare la relazione fino a farla deflagrare su sè stessa. Attraverso la vicenda di questa famiglia mi pongo l'obiettivo di rendere visibile i contorni di una vera e propria gabbia sociale, all'interno della quale ognuno di noi è rinchiuso abbandonando la propria autenticità.
Gerardo Benedetti



Altri crediti: Scene Greta Gasparini
Elaborazioni sonore Fabrizio Calfapietra
Disegno luci Alessandro Benedetti

Produzione: AgemòTeatro con il sostegno di Fondazione Claudia Lombardi e Campo Teatrale

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AgemòTeatro nasce nell'Inverno 2022 grazie agli attori Gerardo Benedetti, Anna Manella e Monica Buzoianu. Questo neo gruppo nasce dalla necessità di trovare un proprio spazio e una propria poetica all'interno del panorama teatrale italiano. Agemò diventa così casa e condivisione di idee, visioni e progetti. Luogo di scambio e punto di riferimento, i cui membri con percorsi differenti e individuali, condividono arricchendosi le diverse esperienze. Ci proponiamo attraverso lo studio dei testi classici e contemporanei di allargare le maglie della realtà e poter prestare attenzione e sguardo a meccanismi umani e antropologici, indagando le parti più contraddittorie e recondite dell'agire umano, volendo arrivare al cospetto della complessità e farcene carico,cercando di usare il teatro come mezzo e veicolo comunicativo.
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