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EDDA - ascesa e caduta di una figlia ribelle
Compagnia Teatro popolare d'arteRegia: Gianfranco Pedullà
Drammaturgia: Chiara Migliorini
Attori: Chiara Migliorini
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: VM14
Generi: Prosa
Tags: potere, seduzione, tradimento, ideologia, storia
Il testo EDDA di Chiara Migliorini è una specie di “anatomia del fascismo”: fascismo inteso come una costruzione politica e mentale di una pratica di potere che ha condizionato a lungo la vita pubblica e privata degli italiani; e che – ancora oggi – periodicamente si riaffaccia alla ribalta con le sue ideologie, strutture, sigilli di fierezza, ostentazioni di conquiste.
Freud ha definito il fascismo e la sua ostentata modernità come <
All’interno della costruzione del fascismo italiano si muove la figura di Edda Mussolini, primogenita del Duce, donna di mondo, icona di stile, incline alle passioni, carica di un magnetismo seduttivo e al tempo stesso di una fragilità tale da non sentirsi mai nel posto giusto.
La drammaturgia testuale e musicale originale e la messa in scena di EDDA tratteggiano la figura di una donna senza pace e in eterno incontro/scontro sentimentale/ideologico con il padre, il marito Galeazzo Ciano e la società che lei stessa rappresenta. Una donna che crede nel potere: pronta a spiccare il volo, si nutre degli ideali di sfida, forza, superiorità.
EDDA è anche il simbolo di un sistema che crolla su sé stesso: una donna che aspira a volare alto senza valutare il rischio della caduta, in nome di un amore smisurato, cieco e fanatico.
Oggi cosa cerca chi aspira al potere? E oggi quanto sono presenti quei neri fantasmi di ieri, con i loro ideali infranti che credevamo seppelliti nella cenere, dalla quale rialzano periodicamente la loro macabra testa?
Altri crediti: musiche Francesco Giorgi; disegno luci Gianni Pollini; scenografie Giovanna Mastantuoni; costumi Veronica Di Pietrantonio
Produzione: L'Associazione Culturale Mascarà-Teatro popolare d’arte opera per un teatro popolare di qualità, rispondente a una poetica di visionarietà,ricca di tensioni contemporanee.
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Nel 1980 nasce la compagnia Mascarà Teatro, che diventa nel 1992 Teatro popolare d’arte sempre con la direzione artistica di Gianfranco Pedullà, regista e storico del teatro.
La compagnia opera guidata da una forte attenzione alla formazione degli spettatori e realizzazione di spettacoli per un teatro popolare di qualità, rispondente a una poetica di “visionarietà”, ricca di tensioni contemporanee.
Dal 1983 gode del riconoscimento del Governo italiano (oggi MIBACT) e dal 1992 della Regione Toscana.
Ha rappresentato il suo lavoro in Italia e all’estero (Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Francia, USA e Russia).
Nei suoi primi anni di attività ha condotto importanti esperienze di rapporto con territori della Toscana come Campi Bisenzio (ricordiamo un grande PROGETTO INTERNAZIONALE DEDICATO A E.GORDON CRAIG – uno spettacolo, una mostra, un convegno e un libro – e realizzato nella seconda metà degli anni Ottanta nella Villa Montalvo di Campi Bisenzio) e Firenze (dal Quartiere 4 all’Estate Fiorentina alla Provincia di Firenze). Si ricorda in particolare le tante edizioni (estive e invernali) della Rassegna Teatro Mediterraneo, realizzata all’interno della Villa Strozzi.
Per molti anni ha prodotto importanti eventi ad Arezzo in collaborazione con il Comune e con la Provincia di Arezzo; ricordiamo – tra gli altri – nel 1987 Le città invisibili da I.Calvino, nel 1990-1991 I Giganti della montagna di L.Pirandello in collaborazione con l’Università di Siena – sede di Arezzo; nel 1995 Santa Giovanna dei macelli di B.Brecht; Opera in prospettiva (1999): un omaggio a Piero della Francesca.
Parallelamente – fin dal 1985 – il Teatro popolare d’arte ha coordinato il progetto comunale Dei mondi possibili (1996-1999) e quello provinciale Il Teatro che verrà (1997-2001), entrambi dedicati ai linguaggi scenici per le nuove generazioni e al mondo giovanile.
A partire dalla stagione teatrale 2003-2004 il Teatro Popolare d’Arte ha gestito (insieme ad altre strutture teatrali aretine) il Teatro Comunale di Bucine.
Nel 2002 è tra i soci fondatori della RETE TEATRALE ARETINA, un progetto ideato da Gianfranco Pedullà come sviluppo territoriale del progetto Il Teatro che verrà verso un teatro di residenza.
Da ricordare il Progetto Teatro carcere all’interno della Casa Circondariale di Arezzo – in stretto accordo con la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo – dove la compagnia ha operato per quindici anni con la Compagnia Il Gabbiano, formata da attori detenuti. Dal 2010 ha preso avvio un progetto analogo all’interno della Casa Circondariale di Pistoia, anche in questo caso in accordo con la regione Toscana e la Provincia di Pistoia.
Dal febbraio 2010 il Teatro popolare d’arte dirige artisticamente e gestisce il TEATRO DELLE ARTI di Lastra a Signa (Firenze), nel 2013 riconosciuto “Teatro di residenza” dalla Regione Toscana
Tra le principali produzioni, regia di Gianfranco Pedullà:
1998 – DON CHISCIOTTE da Cervantes, Bulgakov e altri
1999 – AL TEATRO DELLA TEMPESTA sull’Avanspettacolo
2000 – L’ISOLA DEI BEATI da musiche e testi di Nietszche, con Ilaria Occhini
2001 – MICHELANGELO BUONARROTI di M. Klreza con P.L.Zollo
2001 – MADRE da Gorki e da Brecht, con Marisa Fabbri.
2001 – IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA di Monteverdi con Carlo Monni
2002 – WOYZECK di G.Buchner (versione di C.Magris) con Nicola Rignanese
2002 – UBU RE INCATENATO da A.Jarry
2003 – IL GIARDINO DI LIUBA (ispirato a Il giardino dei ciliegi di A.Cechov) con Ilaria Occhini
2004 – PULCINELLA DEI MISTERI di Gianfranco Pedullà
2005 – ASPETTANDO GODOT di S.Beckett con N.Rignanese e M.Natalucci
2006 – MORIRE DAL RIDERE! Un omaggio a Ettore Petrolini con N. Rignanese
2007 – GLI ENIGMI DI KASPAR HAUSER da P.Handke e W.Herzog
2008 – L’ESCURIALE o IL PALAZZO DEI BUFFONI da M. De Ghelderode
2008 – CAMURRIA da N. Balestrini
2010 – I GIGANTI DELLA MONTAGNA di L.Pirandello
2012 – RE LEAR di W.Shakespeare con Giusi Merli
2013 – SANTA GIOVANNA DEI MACELLI di B.Brecht con R.Gentili e M.Natalucci
2013 – MARCOVALDO di I.Calvino con M. Natalucci
2014 – TUTTO SCORRE di M.Sgorbani con R.Gentili e G.Colla
2015 – ARCITALIANI (primo episodio Trilogia Dopo Salò) di Massimo Sgorbani, con Giusi Merli, Gianfranco Quero, Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Rosaria Lo Russo, Massimo Altomare, Angela Degennaro, Isabella Giustina, Eleonora Venturi, Fausto Berti, Matteo Zoppi
2016 – MILLE BRIVIDI D’AMORE di M.Sgorbani e G.Pedullà
2017 – MARE MOSSO di M. Critelli
2017 – LA SCOMPARSA DELLE LUCCIOLE di G.Pedullà
2018 – MARIA MONTESSORI o La scoperta del bambino di G.Pedullà
2018 – FALSTAFF o L’educazione del principe
2019 GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno con Gaia Nanni e Gabriele Doria
2019 FIABE JAZZ di e con Roberto Caccavo, Francesco Giorgi e Marco Natalucci
La compagnia opera guidata da una forte attenzione alla formazione degli spettatori e realizzazione di spettacoli per un teatro popolare di qualità, rispondente a una poetica di “visionarietà”, ricca di tensioni contemporanee.
Dal 1983 gode del riconoscimento del Governo italiano (oggi MIBACT) e dal 1992 della Regione Toscana.
Ha rappresentato il suo lavoro in Italia e all’estero (Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Francia, USA e Russia).
Nei suoi primi anni di attività ha condotto importanti esperienze di rapporto con territori della Toscana come Campi Bisenzio (ricordiamo un grande PROGETTO INTERNAZIONALE DEDICATO A E.GORDON CRAIG – uno spettacolo, una mostra, un convegno e un libro – e realizzato nella seconda metà degli anni Ottanta nella Villa Montalvo di Campi Bisenzio) e Firenze (dal Quartiere 4 all’Estate Fiorentina alla Provincia di Firenze). Si ricorda in particolare le tante edizioni (estive e invernali) della Rassegna Teatro Mediterraneo, realizzata all’interno della Villa Strozzi.
Per molti anni ha prodotto importanti eventi ad Arezzo in collaborazione con il Comune e con la Provincia di Arezzo; ricordiamo – tra gli altri – nel 1987 Le città invisibili da I.Calvino, nel 1990-1991 I Giganti della montagna di L.Pirandello in collaborazione con l’Università di Siena – sede di Arezzo; nel 1995 Santa Giovanna dei macelli di B.Brecht; Opera in prospettiva (1999): un omaggio a Piero della Francesca.
Parallelamente – fin dal 1985 – il Teatro popolare d’arte ha coordinato il progetto comunale Dei mondi possibili (1996-1999) e quello provinciale Il Teatro che verrà (1997-2001), entrambi dedicati ai linguaggi scenici per le nuove generazioni e al mondo giovanile.
A partire dalla stagione teatrale 2003-2004 il Teatro Popolare d’Arte ha gestito (insieme ad altre strutture teatrali aretine) il Teatro Comunale di Bucine.
Nel 2002 è tra i soci fondatori della RETE TEATRALE ARETINA, un progetto ideato da Gianfranco Pedullà come sviluppo territoriale del progetto Il Teatro che verrà verso un teatro di residenza.
Da ricordare il Progetto Teatro carcere all’interno della Casa Circondariale di Arezzo – in stretto accordo con la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo – dove la compagnia ha operato per quindici anni con la Compagnia Il Gabbiano, formata da attori detenuti. Dal 2010 ha preso avvio un progetto analogo all’interno della Casa Circondariale di Pistoia, anche in questo caso in accordo con la regione Toscana e la Provincia di Pistoia.
Dal febbraio 2010 il Teatro popolare d’arte dirige artisticamente e gestisce il TEATRO DELLE ARTI di Lastra a Signa (Firenze), nel 2013 riconosciuto “Teatro di residenza” dalla Regione Toscana
Tra le principali produzioni, regia di Gianfranco Pedullà:
1998 – DON CHISCIOTTE da Cervantes, Bulgakov e altri
1999 – AL TEATRO DELLA TEMPESTA sull’Avanspettacolo
2000 – L’ISOLA DEI BEATI da musiche e testi di Nietszche, con Ilaria Occhini
2001 – MICHELANGELO BUONARROTI di M. Klreza con P.L.Zollo
2001 – MADRE da Gorki e da Brecht, con Marisa Fabbri.
2001 – IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA di Monteverdi con Carlo Monni
2002 – WOYZECK di G.Buchner (versione di C.Magris) con Nicola Rignanese
2002 – UBU RE INCATENATO da A.Jarry
2003 – IL GIARDINO DI LIUBA (ispirato a Il giardino dei ciliegi di A.Cechov) con Ilaria Occhini
2004 – PULCINELLA DEI MISTERI di Gianfranco Pedullà
2005 – ASPETTANDO GODOT di S.Beckett con N.Rignanese e M.Natalucci
2006 – MORIRE DAL RIDERE! Un omaggio a Ettore Petrolini con N. Rignanese
2007 – GLI ENIGMI DI KASPAR HAUSER da P.Handke e W.Herzog
2008 – L’ESCURIALE o IL PALAZZO DEI BUFFONI da M. De Ghelderode
2008 – CAMURRIA da N. Balestrini
2010 – I GIGANTI DELLA MONTAGNA di L.Pirandello
2012 – RE LEAR di W.Shakespeare con Giusi Merli
2013 – SANTA GIOVANNA DEI MACELLI di B.Brecht con R.Gentili e M.Natalucci
2013 – MARCOVALDO di I.Calvino con M. Natalucci
2014 – TUTTO SCORRE di M.Sgorbani con R.Gentili e G.Colla
2015 – ARCITALIANI (primo episodio Trilogia Dopo Salò) di Massimo Sgorbani, con Giusi Merli, Gianfranco Quero, Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Rosaria Lo Russo, Massimo Altomare, Angela Degennaro, Isabella Giustina, Eleonora Venturi, Fausto Berti, Matteo Zoppi
2016 – MILLE BRIVIDI D’AMORE di M.Sgorbani e G.Pedullà
2017 – MARE MOSSO di M. Critelli
2017 – LA SCOMPARSA DELLE LUCCIOLE di G.Pedullà
2018 – MARIA MONTESSORI o La scoperta del bambino di G.Pedullà
2018 – FALSTAFF o L’educazione del principe
2019 GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno con Gaia Nanni e Gabriele Doria
2019 FIABE JAZZ di e con Roberto Caccavo, Francesco Giorgi e Marco Natalucci